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Manovra 2026: si riapre la possibilità di introdurre la cedolare secca sugli affitti dei locali commerciali.

Italcase.it
24 set 2025
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Cedolare secca del 21% per gli affitti dei locali commerciali con una superficie fino a 1500 metri quadrati: una nuova proposta nell'ambito della Manovra 2026. Secondo il Centro Studi Italcase , tra le varie misure in discussione per la preparazione della Manovra 2026, una di particolare interesse riguarda la possibile reintroduzione della cedolare secca sui locali commerciali. Sebbene questa misura fosse prevista nella delega per la riforma fiscale, non è stata inclusa nei decreti attuativi finora adottati. Introdotta come sperimentazione nel 2019 per i negozi, da allora non è stata riproposta. Tuttavia, il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, ha manifestato l'intenzione di rilanciarla. In diverse dichiarazioni, ha sottolineato che questa misura potrebbe trovare spazio nella prossima Legge di Bilancio, anche se al momento si tratta soltanto di un'ipotesi in fase di valutazione. La cedolare secca rappresenta un regime fiscale opzionale che consente di applicare una tassazione separata esclusivamente agli immobili destinati ad uso abitativo. Attualmente, l'aliquota standard prevista ammonta al 21%, ma può essere ridotta al 10% qualora venga stipulato un contratto a canone concordato. Inoltre, per gli affitti di breve durata, la tassazione raggiunge il 26% a partire dal secondo immobile locato. Cedolare secca per i locali commerciali: ecco la proposta In risposta alle esigenze del mercato e delle imprese, si sta prendendo in esame la possibilità di reintrodurre la cedolare secca applicabile agli immobili ad uso commerciale, prevedendone un’estensione rispetto alla normativa vigente in precedenza. Tale revisione contemplerebbe non solo l'inclusione degli esercizi commerciali con superficie catastale appartenente alla categoria C/1, ma anche un ampliamento dei limiti dimensionali da 600 mq a 1500 mq. L'aliquota ipotizzata rimarrebbe ferma al 21%. Inoltre, non si esclude che la misura possa essere estesa anche agli immobili utilizzati per uffici. La principale finalità di tale intervento risiederebbe nel favorire le attività esercitate in settori imprenditoriali, artistici o professionali. L’applicazione iniziale sarebbe concentrata nei centri storici, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della progressiva desertificazione e lo spopolamento delle imprese commerciali, aggravato dall’aumento dei costi degli affitti. Le conferme riguardo alla flat tax sulle locazioni degli immobili commerciali saranno disponibili solo dopo l'approvazione del testo della Manovra 2026 da parte del Governo, prevista per la seconda metà di ottobre. Immobili: le novità introdotte nella Manovra 2026 Il dibattito attuale si concentra su diverse misure relative alla tassazione immobiliare, con particolare attenzione alla proroga delle agevolazioni fiscali per le riqualificazioni edilizie. Tra le proposte, emerge l'idea di estendere fino al 2026 la detrazione maggiorata relativa all'abitazione principale. Al momento, fino al 31 dicembre 2025, è previsto un beneficio fiscale del 50% per la prima casa e del 36% per gli altri immobili ad uso abitativo. Rimane però incerta l'applicazione della misura: non è chiaro se il piano di proroga preveda il ripristino dell'aliquota al 50% per tutti gli immobili, come era fino al 2024, o se tale agevolazione sia limitata esclusivamente alla prima casa. In assenza di ulteriori interventi legislativi, dal 2026 le detrazioni si ridurrebbero rispettivamente al 30% e al 36% per l'abitazione principale, modificando significativamente il quadro attuale.